Condilomi
1) Che cosa sono?
Si tratta di lesioni tumorali benigne, trasmesse principalmente per via sessuale, causate da virus del tipo Papillomavirus
2) Quanto sono diffusi?
Si è osservato in alcuni studi come la malattia colpisca di frequente i soggetti immunodepressi e tra questi quelli che hanno avuto contatto con il virus dell’Immunodeficienza acquisita (Aids), con frequenza stimata, variante dal 60 sino all’ 80% dei casi. I soggetti omosessuali ne sono maggiormente colpiti.
3) Modalità di contagio
Il contatto sessuale rappresenta la modalità di trasmissione principale. È opportuno al riguardo che venga controllato anche il partner e curato contemporaneamente. Le lesioni tendono a diffondersi rapidamente ed ad aumentare di dimensioni. Nella pratica clinica si osservano soggetti che hanno sviluppato la malattia dopo soggiorni in paesi extracomunitari, a seguito di rapporti sessuali occasionali.
4) Come si presentano?
Le lesioni si presentano sotto forma di piccole vegetazioni esofitiche, verrucose, biancastre, peduncolate. Interessano la zona perianale, il canale anale e talvolta in associazione o isolatamente anche i genitali. Nel caso che persistano per molto tempo vi è la rara possibilità di una degenerazione tumorale.
5) Diagnosi
L’aspetto clinico è tipico e sufficiente per porre la diagnosi. Se le lesioni datano da lungo tempo e sono presenti tumefazioni un prelievo di tessuto per l’esame istologico è indispensabile. Uno studio sierologico e immunologico per valutare eventuali contatti virali e per precisare lo stato delle difese anticorpali può essere indicato. Tali accertamenti non si considerano obbligatori ma precauzionali, prima di procedere alle terapie.
6) Terapia
Sono utilizzati diversi trattamenti, fermo restando che la guarigione spontanea non si verifica normalmente e, in relazione alla caratteristica di evoluzione, è corretto iniziare le terapie previste anche in presenza di minime lesioni.
Elenchiamo i principali trattamenti previsti:
1. Applicazione locale di Podofillina (agente antitumorale)
2. Crioterapia (freddo) con azoto liquido
3. Asportazione locale con bisturi o Elettrobisturi
4. Asportazione locale con Laser
5. Terapia immunostimolante con Interferone, da utilizzare nei soggetti immunodepressi di base o nelle recidive, per via sottocutanea o intramuscolare
La decisione di effettuare le terapie previste deve essere valutata in rapporto alla sede ed al numero di lesioni. Sarebbe auspicabile una stretta collaborazione tra il colonproctologo e il dermatologo con esperienza specifica nel trattamento delle Malattie trasmesse sessualmente (MTS) in modo da definire un unico protocollo di terapia.